Lettera ai cittadini

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Le mie idee
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Care amiche, cari amici,
non pensavo di arrivare a poche ore dal voto e scrivere con amarezza il bilancio di questi giorni.
In questa campagna elettorale ho lavorato per mostrare ai cittadini di questo territorio che una nuova idea di politica è possibile, e con orgoglio posso dire di essere stato l’unico ad aver elaborato e presentato un suo programma personale, ad aver creato occasioni di confronto e spazi culturali dove poter discutere di temi e proposte. Purtroppo però, mentre da un lato cercavo di costruire i presupposti per un voto libero e consapevole, dall’altro mi sono dovuto scontrare con situazioni spiacevoli che mi hanno ricordato le ragioni del mio impegno politico e sociale.
È per questo che oggi, dopo quello a cui ho assistito, spenderò le mie ultime parole per denunciare, ancora una volta, quello in cui questo Paese si sta trasformando.

Pochi giorni fa, e voglio che sappiate cosa è successo, ho dovuto difendere alcuni miei elettori che hanno subito gravi intimidazioni e soprusi perché colpevoli di avermi dato il loro appoggio. Non so se per voi tutto questo è normale, se in cuor vostro state pensando che sono un ingenuo, che è così che ha “sempre funzionato” e che “non dovrei scandalizzarmi più di tanto”.
Ebbene, vi dirò qual è il mio parere: IO NON LO ACCETTO.
La politica per me non è questo, non è misurarsi come criminali tra abusi e minacce, non è speculare sulla miseria e la disperazione delle famiglie acquistandone il voto (e l’anima) per pochi spicci, non è illudere le persone con promesse tanto facili quanto vuote.
La politica è rispetto reciproco, è confronto tra diverse visioni del mondo e della realtà, tra idee, valori e proposte. Ecco perché la campagna elettorale è diventata per me una battaglia di diritto e di civiltà per tutelare, prima di ogni cosa, i cittadini inermi dalle violenze, dai ricatti e dalle provocazioni.
Vi invito a denunciare, ad andare a votare e a non rassegnarvi, perché ogniqualvolta accettiamo tutto questo moriamo prima come uomini e poi come cittadini.
Non so chi sceglierete il 31 maggio, ma ricordatevi che il voto è il più grande strumento che abbiamo per cambiare le cose, per SCEGLIERE senza essere l’oggetto delle decisioni di qualcun altro, è un atto di libertà e di responsabilità, la nostra occasione per resistere e tornare a immaginare un Paese migliore in cui poter finalmente realizzare noi stessi.
Io credo davvero che possiamo farcela, è il momento di riappropriarci delle opportunità che ci sono state sottratte per guardare al futuro con la forza di poterlo cambiare per noi e per le generazioni a venire.

Se tornassi indietro rifarei ogni scelta, dall’impegno politico alla candidatura. Non sono nato per fingere di ignorare i problemi che ho attorno, nessuno di noi lo è, dobbiamo solo capire che il mondo non finisce nel giardino di casa nostra e avere il coraggio di reagire, a partire da domenica, da un voto libero che può cambiare tutto.

Grazie di cuore
Con affetto e riconoscenza

Salvatore Salzano

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